“Erano i Beatles della cucina”. Così s’intitolava un servizio del Gambero Rosso di dieci anni fa sul mitico ristorante Il Trigabolo di Argenta e i suoi protagonisti. Tra questi, a capo di una brigata che avrebbe segnato una svolta significativa nella storia della cucina italiana, un giovane Igles Corelli che in quanto a talento e creatività se la batteva, ai tempi, con pochi, grandi e già affermati chef internazionali. Da quella breve ma rivoluzionaria parentesi di tempo n’è passato, ma Igles, prima alla Locanda della Tamerice di Ostellato e poi nel più recente Atman a Pescia, mantiene inalterate la sua capacità di trattare con perizia e disinvoltura tutti i prodotti della terra e dell’acqua e un entusiasmo quasi infantile che gli fa brillare gli occhi ogni qualvolta mette le mani in pasta per creare o ricreare piccoli capolavori del gusto. Avercene ancora, di maestri come lui.