RENZO ARBORE: Il cardoncello è il messaggero della grande cucina pugliese. PAROLA DELL’AMBASCIATORE DELLA PUGLIA NEL MONDO.
Colloquio tra Renzo Arbore, Presidente Onorario dell’Associazione Amici del Fungo Cardoncello (Padre Superiore) e Onofrio Pepe (Presidente dell’Associazione Amici del Fungo Cardoncello)
Roma, 28.5.2014
op: siamo a casa di Renzo Arbore!!! Alla casa del presidente onorario dell’associazione degli amici del fungo cardoncello.
L’ associazione costituita il 18 marzo 1998 a Roma, alla taverna del parione, un momento storico che segnava l’inizio dei percorsi perigolosi del fungo cardoncello. Ah quanta bella gente…
Ricordi Renzo, da Michele Mirabella a Marisa Laurito, dal segretario del presidente della repubblica ad Italo Moscati, a Sabrina Ferilli, a Gianfranco Vissani, a Massimo Dalema…..e Vissani scopriva l’esistenza del fungo cardoncello. E quella sera il cardoncello divenne il messaggero di prodotti pugliesi.
ra: come no. E chi dimentichera’ gli involtini di animella alla brace, e i capuntini con la cicerchia e i funghi cardoncelli, e la burrata, e il pane…e i lampascioni. Quanti rumori durante la notte. tanto che la mia compagna mi disse “Renzo che succede? ma… nulla. E’ tutta salute”. Ma bando ai ricordi. Il presidente onorario, vorrebbe, essendo onorario, avere piu’ funghi cardoncelli a casa e approfitta di questo appello per dire, visto che e’ goloso di funghi cardoncelli: se qualche produttore o coltivatore o raccoglitore di funghi cardoncelli me li vuol mandare a casa…basta rivolgersi al qui presente padre Onofrio, mio pusher storico della puglia del gusto.
op: certo padre superiore… cerchero’ di portarti i funghi cardoncelli che adesso si coltivano al fresco nei boschi sull’appennino apulo-lucano…
ra: il fungo cardoncello ha molte anime. Adesso padre Onfrio parla del cardoncello delle murge, poi c’e’ quello dell’appennino e poi quello del gargano. C’e’ anche il fungo cardoncello del foggiano che io devo citare…e’ il cardarello che e’ un fungo buonissimo uno dei funghi piu’ buoni che esistono.
op: sempre pleutorus
ra: sempre di quella famiglia, e che famiglia!
op: sempre di quella famiglia
ra: allora il dibattiro che si fa con alcuni chefs…plurale…io ci metto la s…anche se non e’ il caso ma io metto sempre il plurale… con alcuni chef’s tanti… diciamo cuochi… e’: qual’e’ il fungo migliore del mondo? ci sono varie teorie…
op: scuole di pensiero…
ra: scuole di pensiero….e anche scuole di stomaco perche’ e’ di gusto che si parla…c’e’ gente che dice il porcino… e no….
abbiamo stabilito insindacabilmente che il fungo cardoncello “l’è’” come dicono a milano “il piu bon” , il piu’ buono. E’ un fungo straordinario che dovrebbe essere sempre più proposto: tra l’altro c’e’anche nel lazio e si chiamano ferlengo, in sardegna antunna e cardolina pezza…
op: e si perche’ poi arrivano anche i funghi scitaki dal giappone: li chiamano funghi cardoncelli ma non lo sono …sono falsi ….padre superiore, quando tu per la prima volta incontrasti il cardoncello?
ra: be’…ero piccino
op: sei mai andato sul gargano a fare i funghi?
ra: si, sul gargano incontrai il fungo cardoncello …mi segnai…
op: il futuro padre superiore si segno’?
ra: si…mi segnai perche’ fui graziato …e naturalmente ne cominciai a sentire l’odore straordinario nel momento in cui lo misi in padella con un filo d’olio con un pò di aglio e con un pò di prezzemolo…allora lì venne fuori tutto il profumo che il fungo cardoncello ha …ed e’ il profumo proprio della nostra terra! si sente la pioggia nell’odore e nel profumo del fungo…
op: nel gusto….
ra: si sente quell’umidita’ caratteristica di certe zone…si sente la rugiada….la rugiada…
op: la rugiada al mattino, ah che delizia…che immagine poetica…
ra: la rugiada… ti piace questa cosa della rugiada?
op: si…si…si…
ra: si sente la rugiada del mattino quando il sole comincia a riscaldare e ad asciugarla con il suo calore…
op: vedi, questo fungo che nasce tra le erbe e che risplende con la sua cappella marroncina che si distingue tra le erbe….
ra: si…si…il fungo che nasce non ha bisogno di ospedali…di cose …la sua levatrice e’ il sole…il sole della nostra puglia…e’ quello che lo fa sbocciare come un fiore…si tratta solo di coglierlo con grazia…perche’ il fungo va raccolto con grazia…non va strappato come il lampascione…del quale sono un gran sostenitore….
op: che tra l’altro ti abbiamo portato oggi….
ra: ma va preso delicatamente, il fungo….
op: ma sono sempre, diciamo cosi’, esseri che vivono…frutti del quarto mondo, quello che vive sotto…funghi, tartufi, patate, lampascioni e poi sta cipolla di acquaviva..a proposito quella giovane assessora di acquaviva padre onofrio non la porti piu’?
op: no, pare che si vuole fare suora
ra: dicevi, sotterraneo, si certo…noi abbiamo un mondo che e’ il quarto che assorbe tutte le cose del primo del secondo e del terzo
op: certo tutto
ra: i fiori, gli odori del mare, dei pini mediterranei, delle erbe spontanee, dell’origano, del finocchietto spontaneo, delle querce. Insomma, della nostra terra. E poi si concentra sotto terra, sotto la nostra terra, sotto la zolla! e sotto la zolla il fungo parte….
op: ed ora stanno fortemente aumentando i coltivatori
ra: certo!
op: infatti l’ultima volta siamo venuti con Serafino Dipalma della Micotec di Gravina che ti ha portato, padre, dei funghi cardoncelli coltivati sott’olio insomma una cosa…ma questa presidenza padre a che cosa ti porta…
ra: mi porta a parlare del fungo cardoncello e mi porta a parlare della mia Puglia, e’ una specie di messaggero, come dire, di chiave per far conoscere la Puglia golosa.
Parlando del fungo…dell’odore della Puglia che e’ condensato nel fungo cardoncello, il nostro fungo dal salento al gargano…quindi per tutta l’estensione…e ….si, c’e’ anche il lampascione ma ha delle controindicazioni che non voglio adesso analizzare in profondita’ perche’ …sono appunto in profondita’! Quindi parliamo del fungo come simbolo del nostro paese… potremmo, propongo al presidente della regione, scegliere come simbolo e come marchio un fungo cardoncello.
Figurati, padre Onofrio, al fungo cardoncello sia Cipro che l’Algeria ha dedicato un francobollo: noi nulla.
Meno male che adesso tutto cambia e questo libro e’ certo un nuovo inizio con tutti questi chefs…incredibile… li andro a trovare uno per uno…
op: certo certo!!
ra: simbolo della nostra regione…il fungo cardoncello che svetta con la sua straordinaria….
op: ..poi tra l’altro e’ un fungo afrodisiaco…
ra: si…?
op: addirittura nell’alto Lazio dove viene chiamato ferlengo, veniva proibito agli osti di servirlo in tavola proprio perche’ faceva peccare i pellegrini quando arrivavano in pellegrinaggio per l’anno santo…
ra: siiiiiiiiii??
op: tu per quanto riguarda questa storia di queste virtu? …
ra: io ho collaudato questo tipo di influenza del fungo cardoncello…
op: ma noi che siamo padri…
ra: l’ho collaudato proprio ieri sera
op: ma lei e’ padre superiore? e pecca pure?
ra: si…pero’….noi siamo tutti e due padri superiori …e’ per questo motivo…perche’ il fungo simula certe, diciamo, intemperanze sessuali.
In una maniera straordinaria che, malgrado la nostra fede, non si e’ tra l’altro riusciti ad ottenere…quello che e’ il nostro obbiettivo … che e’ quello di far ottenere l’indulgenza plenaria a chi mangia il fungo cardoncello…
op: benissimo…ed infatti l’indulgenza plenaria significa che il fungo cardoncello e’ un fungo democratico perche’ si adatta a tutti i prodotti della Puglia. giusto?
ra: si pace in terra e dapertutto
sssssssss..
ma detto tra noi…sssss…non farti sentire…c’è qualche fuori onda..no, dica, padre superiore…”ma sti cardoncelli, cardarelli, cordolina pezza, antiuìunna, arrivano o no…???